Un cammino che fa rete, rigenera borghi e restituisce senso di comunità: la puntata di RaiNews24 racconta come Il Cammino di Oropa sia diventato un modello di sviluppo per i territori minori.
Il Cammino di Oropa è stato al centro di una puntata della rubrica “Cammina Italia” di RaiNews24, andata in onda il 10 maggio 2025 e condotta dal giornalista Alfredo Di Giovampaolo. Insieme a Marta Miolo, project manager di Movimento Lento, il reportage ha attraversato alcuni tratti più rappresentativi dell’itinerario, raccontando come il cammino stia trasformando il territorio, generando impatti significativi sotto il profilo economico, sociale e culturale.
Una nuova linfa per le aree marginali
La puntata ha evidenziato come il Cammino di Oropa, nato per valorizzare un’area poco conosciuta del Nord Italia, abbia oggi un ruolo strategico nel rilancio delle comunità locali. Dove un tempo si registrava spopolamento e scarso dinamismo, oggi si aprono nuove attività ricettive, botteghe, bar e servizi legati al passaggio dei camminatori. Un processo che ha riattivato economie e alimentato il desiderio di restare da parte di giovani imprenditori e abitanti storici, innescando un circolo virtuoso di restanza e partecipazione.
Camminare come cura e inclusione
Tra i progetti raccontati durante la puntata, è stato dato risalto anche all’iniziativa che affianca persone affette da Parkinson nel cammino. Questo esempio ha permesso di riflettere sull’importanza del turismo lento come strumento di inclusione, benessere psicofisico e rigenerazione personale. Il cammino non è soltanto esperienza fisica e culturale, ma anche pratica di resilienza e cura condivisa. Durante il servizio è stato inoltre presentato il gruppo dei “Trail Angels”, un gruppo di pensionati appassionati che hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero alla manutenzione e alla cura dei sentieri del Cammino, contribuendo concretamente alla qualità e all’accoglienza lungo il percorso.
Numeri in crescita e impatto reale
Nel 2024 il Cammino di Oropa ha registrato oltre 5.000 camminatori, generando un indotto superiore a 1,4 milioni di euro. Un risultato che conferma la forza del turismo lento come modello sostenibile e replicabile. Il cammino si colloca oggi tra gli itinerari più frequentati del Nord Italia, grazie a un mix ben calibrato tra natura, spiritualità, accoglienza e cura del dettaglio. A rendere ancora più efficace l’esperienza è anche l’adozione di un sistema di prenotazione online, che facilita l’organizzazione del viaggio e offre una maggiore serenità a chi si mette in cammino, ottimizzando al tempo stesso il lavoro delle strutture coinvolte lungo il percorso. Fondamentale in questo sistema è anche la Slow Card, lo strumento che consente di prenotare i servizi e sostenere le attività del territorio. Grazie alla Slow Card, è stato possibile attivare nuove opportunità lavorative per i giovani che gestiscono il sistema di booking e supportano i camminatori, contribuendo così a costruire un’economia diffusa e collaborativa lungo l’intero itinerario.
Un progetto che unisce le persone e costruisce futuro
Nel corso della puntata, diversi operatori, volontari e titolari di nuove attività nate lungo il tracciato hanno offerto testimonianze autentiche. Le loro parole hanno raccontato un cambiamento profondo, fatto di entusiasmo, collaborazione e nuove prospettive di lavoro. Il Cammino di Oropa si rivela dunque un’infrastruttura culturale e sociale in grado di riattivare legami, generare senso di comunità e costruire un futuro possibile nei territori minori.
Il Cammino di Oropa può oggi essere considerato a tutti gli effetti un cammino rigenerativo per i borghi: una rete di passi e relazioni che alimenta nuove economie, sostiene la restanza e riattiva il tessuto sociale nelle aree interne
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