Movimento Lento Network

Il cicloturismo in Italia cresce ancora: un’opportunità da cogliere per il turismo lento

Il cicloturismo in Italia cresce ancora: un’opportunità da cogliere per il turismo lento

Il cicloturismo si conferma uno dei fenomeni più dinamici e promettenti del turismo italiano, con oltre 89 milioni di presenze e un impatto economico che sfiora i 10 miliardi di euro nel 2024. Il rapporto “Viaggiare con la bici 2025″ curato da Isnart-Legambiente fotografa una rivoluzione in atto, dove pedalare diventa sinonimo di sviluppo territoriale, valorizzazione culturale e destagionalizzazione turistica. Per i territori e gli operatori del settore, il momento di investire e innovare è adesso.

Un boom che cambia il turismo italiano

Il cicloturismo continua a crescere in modo esponenziale, affermandosi come uno dei segmenti più vitali e promettenti del turismo lento italiano. Secondo il nuovo Rapporto Isnart-Legambiente 2025, le presenze cicloturistiche in Italia hanno raggiunto circa 89 milioni nel 2024 (+54% rispetto al 2023), generando un impatto economico diretto stimato in 9,8 miliardi di euro​. Si tratta di oltre il 10% del totale delle presenze turistiche nazionali, con una crescita impressionante rispetto ai 33 milioni di presenze registrate solo due anni prima.
Una dinamica che conferma come pedalare sia diventato non solo uno stile di viaggio, ma anche una potente leva di sviluppo territoriale e di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

Fonte: Rapporto Isnart - Unioncamere e Legambiente Viaggiare con la bici 2025
Chi sono i nuovi cicloturisti

La fotografia del cicloturista tipo delinea un target di grande interesse per il settore: adulti tra i 30 e i 57 anni (71% del totale), con buon livello di istruzione e status socio-economico medio-alto. Oltre l’86% svolge un’attività professionale e circa il 76% dichiara un reddito medio o elevato​.
Il cicloturismo si conferma un fenomeno trasversale: circa il 37% dei cicloturisti integra nel viaggio visite a siti culturali, il 36% privilegia l’esplorazione di paesaggi naturali e il 24% ricerca esperienze enogastronomiche. Non sorprende che la qualità delle infrastrutture incida sulle scelte: 1 cicloturista su 3 sceglie la destinazione attratto da una ciclovia ben curata​.

Un volano per i territori

Il boom del cicloturismo sta ridisegnando la geografia del turismo interno, portando benefici concreti specialmente alle aree interne e ai borghi minori. Secondo il Rapporto Isnart-Legambiente, l’impatto economico del cicloturismo, che nel 2023 era stato di oltre 5.5 miliardi di euro, ha segnato un incremento del 76,4% nel 2024, distribuendosi su ricettività, ristorazione, servizi di noleggio e riparazione bici, attività culturali e acquisto di prodotti tipici​.
Molti piccoli centri, tradizionalmente esclusi dai grandi flussi turistici, stanno rivivendo grazie al passaggio dei viaggiatori in bicicletta: circa il 22% dei cicloturisti internazionali torna in Italia per una nuova esperienza a due ruote​.
Il cicloturismo stimola nuove imprese locali, favorisce l’occupazione giovanile e contribuisce a destagionalizzare i flussi, portando visitatori anche nei mesi primaverili e autunnali. Un turismo più sostenibile, distribuito e capace di ridurre il rischio di overtourism nelle destinazioni classiche.

Fonte: Rapporto Isnart - Unioncamere e Legambiente Viaggiare con la bici 2025
Le nuove tendenze emerse alla Fiera del Cicloturismo

La recente Fiera del Cicloturismo di Bologna (5-6 aprile 2025), che ha registrato oltre 17.000 visitatori e la partecipazione di più di 200 espositori tra destinazioni, tour operator e fornitori di servizi bike, ha evidenziato nuove tendenze​:

  • la forte crescita del segmento e-bike (oggi oltre 12% dei cicloturisti usa bici a pedalata assistita);
  • l’aumento della domanda di itinerari intermodali bici+treno;
  • il crescente interesse per le regioni del Sud Italia e per isole come Sardegna e Sicilia, che stanno vivendo una seconda giovinezza grazie a progetti cicloturistici innovativi.
Le sfide da vincere

Nonostante la crescita, il settore deve affrontare sfide strategiche per consolidarsi.
La sicurezza resta una priorità: molte tratte cicloturistiche si svolgono ancora su strade promiscue, e il Rapporto Isnart-Legambiente segnala come l’insoddisfazione per la sicurezza sia tra i primi motivi di criticità percepiti dai viaggiatori​.
Anche la manutenzione delle infrastrutture necessita di attenzione costante: carenze nella segnaletica, fondo stradale dissestato e vegetazione invadente sono segnalate in diversi percorsi. La gestione efficace richiede chiarezza nei ruoli e piani di manutenzione condivisi tra enti pubblici e operatori privati.
Sul fronte dell’accoglienza, emerge l’urgenza di ampliare l’offerta bike-friendly, soprattutto nel Sud e nelle aree interne, dove la presenza di strutture attrezzate (es. bike hotel, noleggi, officine mobili) è ancora insufficiente.
Infine, la promozione internazionale necessita di uno sforzo coordinato: l’Italia, pur godendo di grande appeal, è ancora poco presente sui canali digitali specializzati in cicloturismo rispetto a competitor come Francia e Germania.

Un’opportunità concreta per gli operatori del turismo lento

Per gli operatori del turismo lento – strutture ricettive, agenzie, destinazioni, tour operator – il cicloturismo rappresenta un’opportunità strategica da cogliere subito. Innovare l’offerta, creare pacchetti su misura che combinino bici, cultura, natura ed enogastronomia, offrire servizi accessori come transfer bagagli, noleggio e guide locali può fare la differenza per intercettare una domanda in crescita, capace di generare valore duraturo e fedeltà.

Pedalare verso il futuro

L’Italia ha tutte le carte in regola per diventare una delle destinazioni di punta del cicloturismo europeo: paesaggi straordinari, una rete di percorsi in espansione, un’offerta culturale ed enogastronomica senza eguali.
Il momento per investire, innovare e pedalare insieme verso questo obiettivo è adesso.

Fonte: Rapporto Isnart - Unioncamere e Legambiente Viaggiare con la bici 2025
I numeri chiave del cicloturismo in Italia (2024)
  • Presenze cicloturistiche: circa 89 milioni
  • Impatto economico diretto: quasi 9,8 miliardi di euro
  • Quota sul turismo nazionale: oltre 10% del totale delle presenze
  • Spesa media giornaliera: tra 60 e 80 euro a persona
  • Composizione del target:
    • 71% tra 30-57 anni
    • 86% con occupazione attiva
    • 76% con reddito medio-alto
  • Principali motivazioni:
    • 37% cultura e patrimonio
    • 36% paesaggi naturali
    • 24% enogastronomia
  • Tipologie di viaggio:
    • 41% in coppia
    • 26% in famiglia
    • 17-28% con amici
    • 1 su 3 viaggia da solo
  • Tendenze emergenti:
    • Crescita dell’uso di e-bike (12%)
    • Boom di itinerari bike+treno
    • Aumento dei flussi verso Sud Italia e Isole

Qui il report completo: “Viaggiare con la bici 2025: 5° Rapporto sul cicloturismo”, a cura di ISNART – Legambiente

Pronto a investire nel cicloturismo?

Condividi

Condividi su facebook
Condividi su email
Condividi su whatsapp
Condividi su twitter

Condividi

Condividi su facebook
Condividi su email
Condividi su whatsapp
Condividi su twitter

LEGGI ANCHE