Dal GPS al cielo stellato, dalle cime dei monti al canto degli uccelli: ecco le app che rendono il viaggio slow ancora più profondo, curioso e divertente.
C’è chi parte per “staccare” e chi invece mette in valigia (anzi, nello smartphone) mezzo mondo. Anche i camminatori e i cicloviaggiatori più radicali, quelli che partono con lo zaino minimalista e l’animo francescano, spesso non rinunciano a una buona app. Perché, diciamolo: la tecnologia può essere nemica della distrazione, ma anche grande alleata della consapevolezza. L’importante è usarla con spirito lento.
Ecco allora una piccola rassegna delle migliori app da portare con sé per godersi davvero l’esperienza del cammino. No, non troverete TripAdvisor, ma vi promettiamo che saprete riconoscere un picchio dal suo canto, orientarvi tra i monti come un geologo e stupire i compagni di viaggio indicando precisamente la cometa sopra le vostre teste.
1. Per non perdersi… e magari scoprire di più
Camminare vuol dire perdersi nel paesaggio, ma non proprio perdersi. Ecco le app migliori per restare sulla traccia (e magari scoprire nuove strade), che permettono – pagando un abbonamento – di scaricare le cartografie offline e risparmiare dati e batteria del dispositivo:
- OutdoorActive
L’app europea di riferimento per gli itinerari a piedi e in bici. Molti cammini certificati – come la Via Francigena o i percorsi della rete Sentieri Italia – sono disponibili in versione digitale, mappati con attenzione e arricchiti da descrizioni e punti di interesse. - Komoot
Adatta a chi cerca percorsi personalizzati, magari con dislivelli su misura o sentieri meno battuti. Ottima per ciclisti e mountain biker, offre anche la possibilità di scaricare le mappe offline, pianificare il percorso e stimare tempi realistici. - Gaia GPS
Una scelta ideale per chi ama l’esplorazione più selvaggia. Basata su mappe topografiche accurate e strumenti professionali, è perfetta per chi si avventura in territori meno battuti o ha bisogno di orientarsi con precisione in ambiente montano. - AllTrails
Un’ottima opzione internazionale, molto popolare anche fuori dall’Europa. Più community-driven, utile se si cerca ispirazione o si vogliono leggere recensioni di altri camminatori prima di imboccare un sentiero.

2. Per conoscere il mondo attorno a sé
Il bello del viaggio slow è che permette di rallentare e guardarsi attorno. Ecco alcune app per chi vuole trasformare il cammino in un’esperienza di conoscenza (e stupore).
- Merlin Bird ID
Sviluppata dalla Cornell University, questa app riconosce gli uccelli… dal canto! Basta premere “record” e lei identifica le specie presenti nei dintorni. Perfetta per chi cammina tra boschi e campagne e vuole saperne di più sui piccoli abitanti alati che cinguettano intorno a noi spesso senza farsi vedere. - PeakFinder
Ti trovi su un crinale, davanti a una fila di cime ma non sai dire se quella laggiù è il Monte Adone o il Monte Penna? Questa app ti dice il nome di ogni vetta inquadrandola con la fotocamera. Ti sentirai un po’ Reinhold Messner, ma con meno barba e più campo. Un’accortezza: avviatela sempre prima di mettervi in cammino per aggiornare il database quando siete sicuri di avere una buona ricezione. - PlantNet
Inquadra una pianta, un fiore, una foglia… e saprai subito cos’è. Un’app utile per chi cammina nella biodiversità e vuole imparare a riconoscerla, nome scientifico incluso. In caso non abbiate linea, non preoccupatevi: potete scattare tutte le foto e poi caricarle nella app per riconoscere le singole specie una volta tornati nella civiltà. - Google Lens
Un coltellino svizzero digitale: ti permette di riconoscere monumenti, piante, animali, scritte, oggetti semplicemente inquadrandoli… una sorta di Wikipedia tascabile basata sulle immagini. - Stellarium
Di notte, nel silenzio, camminare sotto le stelle è una delle esperienze più emozionanti. Stellarium trasforma il tuo telefono in un planetario: basta puntarlo verso il cielo per vedere nomi e traiettorie di costellazioni, pianeti e satelliti. Attenzione: può creare dipendenza dalle serate romantiche.

3. Per scoprire la storia lungo il cammino
Ogni pietra ha una storia da raccontare, ma non sempre c’è un cartello. Ecco alcune app per chi vuole farsi guidare… anche dal passato:
- Izi.TRAVEL
Una delle app più diffuse al mondo per le audioguide geolocalizzate. Musei, monumenti, interi centri storici: spesso le amministrazioni locali caricano veri e propri tour narrati da guide esperte. Se stai camminando in città o lungo un cammino ricco di patrimonio, può diventare un alleato prezioso. - Google Arts & Culture
Un po’ nascosta e poco usata dai viaggiatori outdoor, questa app è un tesoro per chi ama la cultura. Ospita schede dettagliate su opere, siti, musei, artisti e monumenti. Non è geolocalizzata, ma basta cercare il nome di un edificio o di un artista per scoprire un mondo.
4. Sicurezza: app che possono fare la differenza
La tecnologia non serve solo a meravigliarsi: in cammino, può davvero salvare la pelle. Che si tratti di un’escursione in solitaria o di un pellegrinaggio tra borghi e sentieri, avere a portata di mano strumenti per allertare i soccorsi in caso di necessità è un gesto semplice, ma di grande responsabilità.
- GeoResQ
Sviluppata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, è l’app ufficiale per l’allerta geolocalizzata in montagna. Funziona anche senza copertura cellulare, inviando la richiesta di aiuto via rete satellitare e comunicando in automatico le coordinate ai soccorritori. Indispensabile per chi si muove in ambiente isolato o impervio. - Where Are U
L’app del Numero Unico di Emergenza 112. Quando si chiama il numero d’emergenza tramite l’app, vengono trasmesse automaticamente la posizione GPS e i dati essenziali al centralino. Alcune versioni includono anche la chat testuale per non udenti o per chi si trova in zone senza segnale vocale. Utile anche in città e su cammini strutturati. - E all’estero?
Molti Paesi europei hanno app analoghe: ad esempio, GendLoc in Francia, AlertCops in Spagna, SOS EU ALP in Austria. Esistono anche app internazionali come EchoSOS, che riconoscono il numero d’emergenza locale e inviano la posizione, ovunque ci si trovi. Prima di partire per un cammino all’estero, è sempre buona norma informarsi sull’applicazione ufficiale di emergenza del Paese ospitante.
Conclusioni
Lo smartphone non deve essere il protagonista del viaggio, ma se usato bene può essere il compagno di strada ideale: discreto, curioso, mai invadente. Con queste app, ogni passo può diventare un’occasione per vedere – e capire – di più.
E, soprattutto, può diventare anche uno strumento per tornare a casa sani e salvi.
La vera lentezza non è fare le cose con calma, ma farle con attenzione. Anche… cliccando sull’icona giusta.
*Credits foto in testata: Kampus Production – Pexels
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