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Camminare con il caldo: consigli per non farsi cuocere dal sole (e godersi comunque il viaggio)

Camminare con il caldo: consigli per non farsi cuocere dal sole (e godersi comunque il viaggio)

Camminare d’estate può essere una sfida, ma anche un’occasione straordinaria per godere della natura in tutta la sua luce. I sentieri si riempiono di colori, i profumi sono intensi, i panorami si fanno più ampi. Ma il caldo non perdona. Se stai per partire per un cammino – breve o lungo che sia – prenditi qualche minuto per leggere questi consigli pratici. Ti aiuteranno a viaggiare in sicurezza, rispettando i ritmi del tuo corpo, e a trasformare anche le giornate più afose in un’esperienza piacevole, consapevole, da ricordare con gioia.

Chi è già in cammino lo sa bene: l’estate sa essere splendida, ma anche spietata. Le giornate si allungano, i panorami si accendono… e le temperature salgono. Tanto. Se stai per partire – che sia per un tratto della Via Francigena, del Cammino di Oropa o per raggiungere Santiago – il nostro consiglio è di prenderti un attimo per pianificare bene. Perché camminare con 30 o 40 gradi si può, ma servono attenzione e buone abitudini.

1. Vestiario intelligente

Non è una sfilata, è un cammino. Scegli abbigliamento tecnico, leggero, traspirante e dai colori chiari. Se ha anche protezione UV, meglio ancora. Le maniche lunghe possono sembrare controintuitive, ma proteggono e aiutano a regolare la temperatura corporea meglio della pelle nuda esposta al sole.

2. Protezione sempre a portata di zaino

Crema solare ad alta protezione (non una volta sola, ma più volte al giorno), occhiali da sole seri e un cappello a tesa larga o una sciarpa di cotone da bagnare quando il sole picchia forte. No, la piega non resisterà. Sì, ti ringrazierai più tardi.

3. Idratazione: la tua priorità n.1

Bevi spesso e non aspettare di avere sete: un bicchiere abbondante ogni mezz’ora è una buona regola. Se sei in zone remote, calcola bene dove potrai ricaricare l’acqua. E se il cammino è lungo, valuta l’uso di sali minerali (ma chiedi prima al medico se hai condizioni particolari).

4. Mangia fresco, mangia leggero

Evita i pasti pesanti. Frutta, insalatone, zuppe fredde, gazpacho: ottimi per dare energia e reintegrare liquidi e sali. Anche una semplice pesca può fare la differenza. Meglio se di stagione e locale.

5. Parti presto. Tipo molto presto.

Il momento migliore per camminare in estate è all’alba. Non solo per il fresco, ma per la luce, la quiete, il senso di inizio.

Negli ultimi anni e in caso di “bolle di calore” la temperatura tende a restare molto alta fino al tramonto del sole (dalle 14 alle 18), condizione particolarmente impegnativa se si cammina su asfalto.

Cammina finché senti che è il momento di fermarti. Non c’è medaglia per chi arriva cotto.

6. Ascolta te stesso, sempre

Ogni cammino è anche un esercizio di ascolto. Se il corpo chiede di rallentare, fermarsi o cambiare programma, va fatto. La libertà del viaggio lento è anche questa: adattarsi, senza dover dimostrare niente a nessuno.

Camminare con il caldo non è proibito, ma richiede consapevolezza. L’equipaggiamento giusto, una buona pianificazione e la voglia di mettersi in ascolto del proprio corpo fanno la differenza tra un’esperienza faticosa e una meravigliosa.

Infine, il suggerimento è che che se si soffre di condizioni mediche particolari, è comunque meglio scegliere di partire in periodi più freschi (primavera o autunno).

Perché più il sole è alto, più deve crescere la saggezza del viandante.

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