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I Cammini in Italia: trend, sfide e prospettive future

I Cammini in Italia: trend, sfide e prospettive future

I primi mesi dell’anno sono sempre un’occasione per tracciare un bilancio dei dodici mesi appena trascorsi e trarne insegnamenti e indicazioni per il futuro. In attesa di esaminare i dati sui Cammini italiani che Terre di Mezzo presenterà anche quest’anno durante la Fiera Fa’ La Cosa Giusta! a Milano (a proposito, se già non l’hai fatto, dedica qualche minuto a rispondere al questionario), iniziamo a esaminare le prime statistiche arrivate sull’anno appena finito.

Lo Studio sul Turismo Escursionistico in Italia di Touring Club Italiano e ENIT di novembre 2023

Il 4 febbraio 2024, Touring Club Italiano ha presentato presso la Borsa Internazionale del Turismo (BIT) i dati del rilevamento statistico effettuato in collaborazione con IPSOS per conto di ENIT-Agenzia Nazionale per il Turismo lo scorso novembre (link). Lo studio ha indagato le abitudini e le preferenze dei turisti lenti e, in particolare, degli amanti del turismo attivo itinerante e dei cammini.

Una parte importante dello studio analizza le preferenze dei camminatori, grazie a un’indagine effettuata online su un campione di 2.500 persone maggiorenni provenienti da Italia, Francia, Germania e Regno Unito.

Secondo il campione, i viaggi a piedi itineranti sono destinati nel prossimo futuro a diventare sempre più popolari: se solo il 17% degli italiani intervistati ha già effettuato un cammino in passato (contro il 19% dei tedeschi, il 25% degli inglesi e il 20% dei francesi), è molto più ampia la fetta di coloro che si dicono interessati all’esperienza o che già l’hanno messa in programma: il 37% degli italiani intervistati, il 42% dei tedeschi e dei francesi e il 48% degli inglesi.

Fra gli intervistati sono sempre gli italiani a escludere più di frequente (30%) la possibilità di compiere una vacanza a piedi, seguiti dai tedeschi (28%), dai francesi (23%) e dagli inglesi (14%), che si aggiudicano il premio dei più entusiasti nel campione considerato.

L’Italia è anche il Paese che riscuote il maggiore interesse come meta dei turisti lenti: il 60% degli italiani interessati a una vacanza lenta sceglierebbe come meta un cammino nostrano (solo il 33% sceglierebbe la Spagna). Attribuiscono il primato al nostro Paese anche il 49% degli intervistati tedeschi (che indicano l’Austria come seconda scelta), il 51% dei francesi (che in alternativa scelgono di restare in Francia o di andare in Spagna), così come il 65% degli intervistati inglesi che indicano a loro volta la Spagna come seconda meta preferita (35%).

Infine, un dato interessante riguarda le Regioni italiane che più attraggono i turisti slow (fig. 1): per gli stranieri, la Sicilia e la Toscana sono le mete più ambite, mentre gli italiani privilegiano il Trentino Alto Adige (33%), la Toscana (32%) e l’Umbria (30%).

Fig. 1: Le Regioni italiane più interessanti per i turisti lenti europei.
I numeri dei Cammini verso Santiago de Compostela

Le statistiche annuali delle presenze di pellegrini che hanno ritirato il certificato di fine Cammino presso la Cattedrale di Santiago de Compostela (vedi il sito ufficiale) ci offrono qualche informazione ulteriore, di grande interesse anche per chi in Italia vuole sviluppare progetti nel campo del turismo lento.

Innanzitutto, anche se è troppo presto per dirlo, dopo il picco del 2022, dovuto all’effettiva ripresa degli spostamenti dopo l’epidemia dal Covid-19 e al giubileo straordinario, il numero di Compostele rilasciate a Santiago sembra essersi assestato, con un numero assoluto elevatissimo (440.325), ma con un modesto incremento dello 0.37%. Il grafico in fig. 2 mostra l’andamento del numero di pellegrini che hanno ritirato la Compostela dal 1986 a oggi: i picchi positivi corrispondo agli anni santi compostellani, dopo i quali la tendenza si è sempre mantenuta più o meno costante.

Fig. 2: Il numero di pellegrini che hanno ritirato la Compostela ogni anno dal 1986 al 2023.

Ma nel 2023 c’è un’altra novità e riguarda le nazioni rappresentate. Se, dal 2014 al 2022, gli italiani hanno sempre costituito il gruppo numericamente più presente sui Cammini dopo gli spagnoli, nel 2023 il nostro numero è stato superato di slancio dagli statunitensi (fig. 3), grazie alla promozione dell’esperienza del pellegrinaggio a Santiago legata a un film di particolare successo e probabilmente anche a un accresciuto interesse per il valore trasformativo dei lunghi cammini in generale e alla immagine rassicurante del Cammino di Santiago quale itinerario alla portata di tutti e ottimamente organizzato.

Fig. 3: Le nazionalità dei pellegrini non spagnoli sui Cammini di Spagna dal 2020 al 2023.
La destagionalizzazione e le nazionalità più interessanti

Anche in tema di destagionalizzazione, i dati di Santiago ci offrono uno spaccato interessante, soprattutto guardando alle abitudini dei pellegrini di diverse nazionalità che possono essere interessanti anche per il turismo lento italiano.

Da fig. 4 si evince chiaramente come i pellegrini delle diverse nazionalità garantiscano un flusso interessante di presenze per 9 mesi l’anno da aprile fino a ottobre, mentre i mesi invernali, da dicembre a febbraio, mostrano comunque la presenza di qualche migliaio di pellegrini. Altro dato importante: sebbene moltissimi italiani continuino a mettersi in cammino ad agosto, pellegrini di altre nazionalità, che, come dimostra anche lo studio del Touring Club Italiano e Enit, costituiscono un mercato molto interessante anche per i cammini nostrani, mostrano invece una preferenza per il cammino fuori dall’alta stagione, quando le temperature sono più piacevoli e i flussi turistici meno importanti.

Nonostante le sfide e le variazioni nei numeri dei pellegrini, i dati indicano un crescente interesse per il turismo lento e per i cammini sia da parte dei camminatori italiani e, soprattutto, stranieri. Questo suggerisce un futuro promettente per il settore del turismo lento che continua a crescere e a portare benessere ai camminatori e ai territori.

Fig. 4: Presenze dei pellegrini non spagnoli nei vari mesi del 2023.

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