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A Santiago lungo il Cammino d’Inverno

A Santiago lungo il Cammino d’Inverno

Il Cammino d’Inverno è un cammino ufficialmente riconosciuto dalla Cattedrale di Santiago de Compostela e dalla Galizia e, per questo motivo, è molto ben segnalato e facile da seguire, ma vediamo un po’ insieme le sue caratteristiche.

Il percorso in poche parole

Il Cammino d’Inverno inizia a Ponferrada, una delle città più grandi e punto tappa tradizionale del Cammino Francese, l’itinerario tradizionalmente più frequentato dai pellegrini diretti alla tomba di San Giacomo il Maggiore.

Il percorso copre nel suo complesso 265 km e richiede fra i 9 e i 12 giorni per poter essere completato, a seconda dell’allenamento e del tempo che si hanno a disposizione. L’inizio del Cammino è facile da raggiungere dall’Italia, perché Ponferrada è uno snodo ferroviario importante ed è raggiungibile facilmente anche in pullman. E’ possibile raggiungere facilmente Madrid con molti voli diretti operati sui vari aeroporti italiani e poi prendere un pullman o un treno diretto per Ponferrada.

Il Cammino inizia quindi in Castilla y León, ma la si lascia già a metà della seconda tappa per entrare in Galicia, la regione più occidentale di Spagna famosa per le sue tradizioni celtiche: nel suo territorio si camminerà per la maggior parte del tempo.

Il Cammino segue per gran parte del suo percorso il corso del río Sil e del río Miño, attraversando la zona vitivinicola d’eccellenza della Ribeira Sacra, famosa per i suoi vini rossi e bianchi di ottima qualità.

5 buone ragioni per scegliere il Cammino d’Inverno

  1. Le miniere romane patrimonio UNESCO – al termine della prima giornata di cammino il pellegrino può fare tappa a Las Medulas, un villaggio incastonato in mezzo ai pinnacoli di terra rossa delle miniere romane. Il paesaggio di Las Medulas e di molte località della zona, come Montefurado, è stato profondamente modificato dalla fame di oro degli antichi romani e oggi la sua unicità è certificata dall’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO
  2. Alla scoperta di una Galicia rurale e autentica – a differenza del Cammino Francese, che scorre parallelo, il Cammino d’Inverno è per ora risparmiato dalle folle di pellegrini che invadono gli ultimi 100 km del Cammino di Santiago. Il Cammino d’Inverno è semplice da seguire e offre l’opportunità di scoprire con calma il volto più rurale e ancora autentico di una delle regioni più belle di Spagna: un piccolo universo fatto di religiosità popolare, infiniti boschi di castagni, campi di mais e vigneti eroici.
  3. Un cammino percorribile tutto l’anno – a dispetto del nome, il Cammino d’Inverno è percorribile in tutte le stagioni, offrendo, anzi, dalla primavera all’autunno, una grande varietà di sagre e feste legate alla produzione vitivinicola e contadina che non lasceranno delusi i pellegrini più affamati e appassionati della buona tavola.
  4. Un percorso ricco di storia – secondo la tradizione ripresa dalle associazioni che l’hanno ricostruito, il percorso che segue il corso del río Miño è sempre stata una valida alternativa per i pellegrini ritardatari che restavano bloccati dalle nevi che cadono copiose sul passo di O Cebreiro, rendendolo impraticabile da novembre fino a fine marzo. Coloro che avevano fretta di raggiungere Santiago o di tornare a casa, deviavano dunque verso Monforte de Lemos, città principale del Cammino d’Inverno, per evitare la grande montagna. Oggi i pellegrini che decidono di seguire questo itinerario devono comunque prestare attenzione alla percorribilità dei punti più elevati nei mesi più freddi, ma incontrano tanta storia lungo il loro viaggio. Non solo tracce dell’epopea dei pellegrini giacobei, ma anche castelli templari, cappelle battute dal vento, storie di faide famigliari che hanno insanguinato il medioevo e di minatori romani dalla vita pericolosa, memorie di storie d’amore infelici e di draghi ammansiti e, infine, la memoria dell’ultimo viaggio compiuto da San Giacomo stesso.
  5. Un percorso ben attrezzato – Il Cammino d’Inverno è un Cammino di Santiago ufficialmente riconosciuto dalla Xunta de Galicia. Per questa ragione è dotato di una segnaletica ufficiale molto efficace, composta dai classici cippi realizzati in granito o in pietra locale, e dai segnali gialli su fondo blu. Anche dal punto di vista degli alloggi, il Cammino è dotato di una rete di strutture ricettive sempre più capillare, formata di alcuni albergues (ostelli) municipali e della Xunta de Galicia (fra cui il nuovissimo Albergue de peregrinos de Diomondi, realizzato in una bellissima pieve romanica), numerosi albergues turistici a gestione privata e altrettante piccole pensioni a gestione prevalentemente familiare. Grazie a questa varietà, è possibile programmare in modo piuttosto flessibile le proprie tappe. Inoltre, le associazioni che lo hanno ideato hanno avuto un occhio di riguardo per l’accessibilità e il Cammino è già stato percorso due volte da gruppi di persone con disabilità, con il supporto dell’Associazione Discamino.

La guida in italiano

Da ottobre, per chi vuole percorrere il Cammino d’Inverno, è anche disponibile una guida in italiano che include tutte le informazioni più aggiornate per organizzare il proprio viaggio: oltre alla cartografia e a una descrizione puntuale del percorso, potrete trovare i riferimenti di tutte le strutture ricettive disponibili lungo il percorso. Ma anche tanti approfondimenti culturali per scoprire la Storia dei luoghi che attraverserete un passo dopo l’altro e per non perdere nemmeno una specialità da assaggiare o una festa a cui indugiare.

La guida “A Santiago lungo il Cammino d’Inverno” di Sara Zanni, edizione Terre di Mezzo (2023), è leggera e pratica da portare con sé nello zaino, grazie alle sue sole 125 pagine.

La guida presenta una suddivisione del percorso in 12 giornate di cammino, ma permette anche di organizzare il proprio viaggio in modo flessibile, offrendo tutte le varie possibilità di alloggio presenti lungo l’itinerario.

La terra galiziana è un piccolo mondo tutto da scoprire un passo per volta, dove ogni valle, ogni fiume e ogni chiesa nasconde il suo tesoro di leggende e colori che vi regaleranno sempre nuovi ricordi e il Cammino d’Inverno vi lascerà a bocca aperta dallo stupore.

Clicca qui per la traccia gpx dell’itinerario.

E tu quali cammini consigli per il 2024?

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